Pier Giuseppe (Pino) Alvigini, deceduto nel 2018, è stato uno dei personaggi più rappresentativi dell’imprenditoria biellese, il primo ad abbandonare le lane tradizionali per dedicarsi all’importazione e al commercio delle “Fibre più vicine al cielo” (dal titolo di un suo libro, pubblicato nel 1979), interrompendo il tradizionale monopolio inglese. A gestire l’azienda, oggi, troviamo il figlio Luca e il nipote Matteo. Cashmere, vicuña, alpaca, mohair, contraddistinguono, com’è noto, la produzione tessile biellese, collocando le aziende del settore ai vertici mondiali per la raffinatezza dei tessuti e per l’esclusività delle materie prime utilizzate.
“Da tempo - ci dice Luca - avevo in mente di ricordare mio padre con un’iniziativa che testimoniasse il suo impegno a favore della formazione dei giovani. Ha collaborato con Luciano Barbera, l’ideatore del Biella Master, e con Giovanni Piacenza, e fino alla sua scomparsa fu Vicepresidente della prestigiosa istituzione. Mi è sembrato doveroso, con Matteo, contribuire all’intitolazione della sesta borsa di studio, in aggiunta alle cinque già previste per quest’anno e intitolate, per volontà di Federico Buratti, al padre Filippo”.
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